“OMBRA DELLA SERA”

Sguardo enigmatico, sorriso misterioso e corpo allungato, una perfetta fusione tra dimensione onirica e reale, ed è con lei che vogliamo onorare “NOSTALGIA” presentandovi un’accurata riproduzione in bronzo dell’Ombra della Sera, statuetta che tutt’oggi si nasconde tra il magnetismo e l’imperscrutabilità che l’hanno resa paragonabile al mistero della Gioconda.

 
Ombra della Sera - Nostalgia - Ivan Toropey.jpg

“OMBRA DELLA SERA”

Accurata riproduzione in Bronzo - Altezza circa 23cm

Archivio Privato

 


Dall’incerta identità ha da sempre suscitato grandissimo interesse e curiosità: molti gli artisti e intellettuali ad esserne rimasti incantati, si ritiene che fu Gabriele D’annunzio ad averne ideato il nome evocativo di “Ombra della Sera”. 

Una figura maschile nuda in bronzo ternario di 57 cm, corpo stilizzato e sproporzionato, ma viso in equilibrio con le proporzioni umane; la parte superiore del corpo ha un andamento flessuoso, con una leggera tendenza verso destra, mentre le gambe, strettamente unite, tendono verso la parte opposta. Tutto ciò non sembra essere dovuto a casualità o imprecisione dell’artefice, piuttosto una precisa volontà di creare un armonico movimento, un ritmo elastico, che vada a contrasto con la rigidità della forma allungata. Proprio come se il corpo del fanciullo non fosse altro che la rappresentazione della sua ombra alle luci del tramonto.

La scultura è denotata da una forte modernità e tridimensionalità tale da rendere difficile la sua collocazione in un’epoca così remota come quella etrusca. Anche la sua storia, fin dal primo ritrovamento, è avvolta nella leggenda. (Non è stato, infatti, dimostrato se si tratti di un lare domestico, di una divinità giovanile del mondo antico o di un ex voto, dono offerto alle divinità che veniva interrato in una buca). Ciò che sappiamo per certo è che, nel 1737, l’etruscologo fiorentino Anton Francesco Gori, nella sua opera Museum Etruscum, la classificò come divinità. Un’altra certezza è la sua autenticità, l’opera, infatti, è stata forgiata dagli etruschi nella fase ellenistica e, prima di tornare alla luce, è rimasta interrata per secoli.


La statuetta originale in bronzo ternario di 57 cm simbolo di Volterra è oggi conservata nel Museo etrusco Guarnacci.