Turibulum Arcanum, XX SEC.

Il secondo oggetto porta su di sé i segni di cicatrici da secoli sconosciuti. È ipotizzabile un’appartenenza al XX secolo, che abbiamo collocato tra il mistero e l’universale. Con la sua floreale rappresentazione in stile liberty lavorata a punzonatura, presenta i tratti rappresentativi di una biscottiera. Per quanto alcune delle sue forme e la mancanza di un coperchio portino a pensare all’utilizzo dell’oggetto in circostanze meno comuni, noi ve la presentiamo così, come una magica incensiera.

 
Turibulum Arcanum - Nostalgia - Ivan Toropey.jpg

“i tratti marcati e la forma schiacciata a rientranza trasmettono un senso di avvolgimento e protezione del pensiero, emanato dalla combustione

dell’incenso.”

- Ivan Toropey

Caratteristica particolare ed irrisolta sulla dicitura del punzone sul fondo ( R.F 15 24 )

Nonostante la mancanza di una punzonatura che provi la sua lega, si presume che l’oggetto sia stato realizzato in Peltro, materiale composto principalmente da stagno insieme ad una piccola quantità di rame e antimonio. Il Peltro è una lega, ovvero un “impasto” di materiali che solitamente si trovano separati in natura. È stato utilizzato negli ultimi tre millenni soprattutto per la realizzazione di oggetti artistici per la vita quotidiana, nei riti religiosi e pagani. Il suo utilizzo viene testimoniato da riferimenti scritti nella Bibbia, in testi romani d’epoca imperiale e in iscrizioni egizie. La sua lavorazione non ha bisogno di moderne tecnologie in quanto il peltro fonde a temperature relativamente basse (intorno ai 500 gradi). Si presuppone che sia stato usato per la prima volta durante l’età del bronzo (3500 a.C-1200 a.C)

Per un uso corretto da incensiera si consiglia il riempimento del calderone con sabbia, così da permettere la combustione, evitando il surriscaldamento del contenitore.

 
TOROPEYCommenta