
Venerdì 13, la notte ha intrecciato i suoi segreti con gesti sapienti e armonie profonde, trasformando l’intangibile in sostanza. Un ago che scolpiva il tempo su un tessuto vivo, mentre note ipnotiche danzavano tra luce e tenebra, sussurrando antiche storie al cuore di chi ascoltava.
Immaginate un luogo sospeso tra sogno e realtà, dove l’eleganza cammina a braccetto con l’ombra e il mistero sussurra segreti antichi.
È stato qui che Eterno Milano e Toropey hanno intrecciato i loro destini, forgiando una collaborazione che è stata poesia viva, incarnata in un evento unico: Venerdì 13 Dicembre. La notte si è fatta complice di un rito in cui il suono ipnotico dell’handpan, nelle mani di Loris Stefanuto, ha intessuto melodie di luce e tenebra. Eterno ha svelato il suo “Nero d’Amore”, un cocktail che non è stato solo bevanda, ma incantesimo liquido, creato in edizione limitata per coloro che hanno osato assaporare l’amaro della passione. Intanto, le mani di Ivan Toropey hanno dato vita a un pezzo unico, ricamato dal vivo come se il tempo stesso fosse stato tessuto nella trama del filo.
Un evento irripetibile. Un invito a perdersi, per ritrovarsi. Un momento che, come ogni cosa preziosa, è esistito solo per coloro che hanno avuto il coraggio di essere presenti. Eterno 13.
La felpa, prende forma da un tessuto grezzo e sfilacciato, lasciato volutamente vivo nelle sue frange come traccia del tempo. Sul retro, il numero 13 emerge con cuciture irregolari, segno di un gesto istintivo e rituale. Non solo un capo, ma un simbolo: un frammento di notte trasformato in materia, memoria e presenza.