Il termine latino Nigredo significa colore nero o nerezza, denotando in alchimia la fase “al Nero della Grande Opera”, cioè l’inizio del ciclo di creazione della pietra filosofale.

Ivan Toropey vuole raccontare con visioni artistiche questo stadio primordiale, portando alla luce la decomposizione alchimistica della materia.

Nel primo capitolo il protagonista della nostra storia è un capo militare, simbolo della lotta interiore che ogni combattente porta avanti per affrontare un’esistenza in bilico tra la vita e la morte.

" COME NON C'È VITA SENZA MORTE, COSÌ NON C'È UNA FINE SENZA UN NUOVO INIZIO "

In seguito alla macerazione degli ingredienti alchemici per la creazione della pietra filosofale, avviene quella che in filosofia si chiama enantiodromia, cioè il rovesciamento nell’opposto:

La Nigredo cede il passo all’Albedo, la discesa più profonda nell’inconscio si tramuta improvvisamente in un’illuminazione dall’alto.

Lo stilista, inserendo questa seconda fase, vuole intaccare con stelle luminose il nero più infinito della Nigredo creando così un equilibrio simbolico tra: buio e luce, morte e rinascita, sconforto e speranza alla preparazione di un nuovo inizio…

 
Sai cosa accadde se si aggiungono stelle luminose al nero più infinito ?